Sunday, September 03, 2006

poni le dita in direzione del vento
avvicina poi alla pioggia il viso:
aghi di pino caduti sui piedi
l’angelo in pietra solo frantumi
-già capovolta la testa- continua
poi gli esercizi d’acqua la bocca

la morte impara il corpo nel vetro
-non a memoria- sino a disfarsi

l’occhio sgranato davanti a un volto
guarda da un’altra distanza

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