Sunday, September 03, 2006

il vento si inginocchia alla grotta del fiore
ri-apre opaca la schiera dei venuti,
ne irradia di sale il sapore:
ogni rosa si estingue nel tocco, ogni
saluto dolce è luce di rosa nel soffio
e poi respiro: sono tua, legno alle pareti,
trentaté respiri, cedi alla polvere
la ruggine scontrosa del sogno.
Il suono delle madri è rosso e la mano
un filtro che stringe il pensiero

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